lunedì 31 ottobre 2016

E il sesso orale di Fabio Volo


Metti che una mattina devi andare all'università, cioè scusate, a scuola perché le ex università non si chiamano più così, più o meno dal 2011. Metti che a scuola ti insegnino a fare i necro elogi del passato, dicendoti che i madrigali siano la più alta, o tra le più alte arti, musicali, impossibili da ripetere. E metti che ti sembra di ritrovare la stessa forza ed intensità in un brano degli Evanescence - My Immortal, metti. Però attenzione! Mettile in saccoccia queste cose perché se le dici in giro, non si offendono i professori di Storia della Musica Babelica, ma i tuoi colleghi metallari di oggi. Perché la classica frase pronunciata per esasperazione - «Ragazzi, la Cultura!» - vale per chiunque la pronunci purché sminuisca la (presunta sotto-) Cultura altrui. E allora giù con citazioni di Charles Bukowski, Dacia Maraini, Elsa Morante, Eugenio Montale.
Poi però...   poi però mentre ti alzi senza voglia per andare a Scuola, accendi la radio in macchina e tra l'allibito, se volete l'eccitato (visto quel che segue non posso usare altro termine) e lo schifato, ascolti l'Intellettuale Fabio Volo che in un'amichevole telefonata suppone un'infinita serie di rapporti orali, ad una coppia di neo sposi appena tornata dal viaggio di nozze.
Premesso che tutta la storia che vi sto per raccontare è avvenuta quasi un mese fa e che sinceramente il mio cervello ha e dovrebbe avere altre nozioni e fatti da memorizzare nel dettaglio vi anticipo e garantisco che eventuali dubbi su parole precise non  cambieranno il senso dell'accaduto. Nella trasmissione radiofonica condotta da Fabio Volo e probabilmente anche da altri, ascoltata da me ormai tempo fa, accade che un neo marito vuole informare radiofonicamente la neo moglie - se -, e - chi - debba fare la spesa, perché da poco tornati dal viaggio di nozze, il frigo è ancora vuoto da giorni ed è arrivato il momento di far la spesa perché, e non si può sempre contar su fratelli e genitori. E già questo passar di messaggi in radio è abbastanza particolare, ma non è di certo questo che può creare turbamento o schifo in chi ascolta. Il fatto che la coppia fosse da poco tornata dal viaggio di nozze emerge dopo tutta la storiella sulla spesa da fare. Allo spiegare ai conduttori che era appunto il viaggio di nozze il motivo del frigo vuoto, l'intellettuale ( ritengo non necessario né utile scriver la "i" di nuovo in maiuscolo) Fabio Volo parte senza attimo, più che colpo, ferire con la Perla del giorno, che metto sotto virgolette pur non essendo le testuali parole, «Allora, immagino sesso orale a manetta!». Innanzitutto vi spiego il senso che IO, e ci tengo a precisare io, ho ho dato alla vicenda: l'intellettuale Fabio Volo ha chiesto alla ragazza (evidentemente giovane) se avesse fatto divertire divertire il consorte, come da diritti coniugali. La qual cosa non sembrava però reciproca, cioè non è stato chiesto alla neo Signora X, se il marito si fosse altrettanto preoccupato del piacere reciproco.
Spiegato che, a mio modestissimo parere, il discorso sembrava tendente al maschilismo, e che dunque è strano il silenzio delle più ferventi femministe che bazzicano qua e là la rete, che la sessualità debba rimanere nel chiuso delle proprie mura domestiche, che la radio in cui lavora l'intellettuale Fabio Volo è una radio nazionale ascoltata anche da ragazzini, che oggi viviamo in una società perennemente bombardata da messaggi a sfondo sessuale e che Fabio Volo è considerato, forse più da Fabio Fazio che da altri, come un intellettuale, e che gli intellettuali dovrebbero essere, anzi, diciamo sono, dei modelli per gli altri. Mi chiedo: ma poi sta spesa è stata fatta o no? E mi chiedo questo per pochissimi semplici motivi. Appena leggerete queste parole, quasi tutti, ormai imbevuti di "sesso animalesco dipendenza", le troverete, bigotte all'ennesima potenza. Senza capire che il lavaggio del cervello iniziato dal e nel Ventennio Breve Berlusconiano, si è compiuto anche grazie a chi non solo e non tanto di Silvio Pelvico ne avesse stima o stipendio. Fabio Volo ne ha avuto lo stipendio per un bel po' di anni, ma poi ha continuato sulle sue stesse intellettuali orme, non è dunque da imputarsi solo al Nostro Silvio tutto questo male. A mio avviso, e solo a mio avviso, è inutile poi lamentarsi, come il DJ Linus, di avere a che fare con dei «barbari». Molti Cultori di Charles Bukowski, Dacia Maraini, Elsa Morante, Eugenio Montale, Fabio Volo, Fabio Fazio, Bridget Jones e Susanna Tamaro, obietteranno che le battute o storielle vere e proprie a sfondo sessuale vi siano sempre state, pur non sapendo, la maggior parte di voi, chi sia Louise Labè, come i (presunti) bigotti come me (vostra risatina di compiacimento). Posso solo rispondervi un questo modo:
Anche la sottomissione della donna per il puro piacere sessuale maschile è sempre esistita, anche le frecciate sessuali maschili verso le donne nei luoghi di lavoro (oggi chiamate stalking/mobbing o qualckosing) sono sempre esistite, anche l'uomo che si vanta ed è un macho e la donna che si vanta ed è una prostituta (no grazie, io non dico escort), è sempre esistito, eppure in un'epoca dove la parità di Maschio, Femmina, Gay, Trans, (Notare la mia parità di genere negli/nelle intellettuali/intellettuale citati/citate) è quasi prioritaria in questa società, ci sono "Intellettuali non bigotti", come il Vostro Fabio Volo, che mi cascano così...
femmine e femministe, decidete voi come valutare queste mie parole. Io sono maschio, è un problema vostro.
E nel frattempo, mi bombardo le orecchie con mezzo repertorio degli Evanescence, tralasciano e trascurando Johann Sebastian Bach e la Cultura che tanto vi è cara.

NOTE
Il Post è stato inviato a Il Fatto Quotidiano
la settimana scorsa e non è stato
pubblicato, al momento. Non so se perché ancora non visionato o altro.
Probabilmente perché non rispecchia  la
"Linea Editoriale".
Mi auguro di premdere la Linea la
prossima volta.

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