mercoledì 26 aprile 2017

La ragazza del libro

Fonte Foto: Lìbrati, una libreria delle donne e non solo | Notizie | Il Vivipadova


Era la fine del 2013, seguivo Storia del Cinema e mi stavo annoiando da morire, ero seduto sugli scaloni sotto le grandi finestre dell'aula, di fronte a me seduta sui banchi formato puffo, che poveri studenti alti dal metro e settantadue in su, c'era una ragazza, e io iniziai a guardarla. Si lo so, che porco! Che maniaco! Solo col senno del poi ho capito che durante le lezioni o durante lo studio presso le varie biblioteche il mio sguardo tra cinque/sei pagine e le altre, si alza verso voi del Cattiv Sesso, perché lo studio di banalità o vere e proprie inutilità, mi fa affaccendare verso altre faccende, dicevo, la guardai. Per un bel po'.  E di punto in bianco, la scintilla. La miccia, giusto per continuare nella metafora, era messa lì da parte dal 2006 e quel giorno, in quella noia è stata accesa. Era arrivato il momento di Famme Musique. Il titolo non è quello reale, ma non si discosta molto. Quel giorno non solo partì l'idea di far sul serio questo libro fotografico, ma osservandoLa con attenzione ho potuto capire cosa mancasse ad un'idea già affascinante.
Finisce la lezione ognuno va per la sua strada, e io in testa ho una bella idea. Non avrei mai pensato che non l'avrei rivista...
A fine gennaio 2015,   conosco virtualmente una persona che sarà importante per me, per quasi tutto il 2015 e fare un libro di nudo mi preoccupava un po', allora decido di aspettare ancora prima di pubblicare l'annuncio sui miei Social Media, giusto il tempo di consolidare realmente qualcosa di virtuale. E i primi di marzo quel che era virtuale si consolida con la Prima Fine nel reale. Pochi giorni dopo, pubblico l'annuncio per la ricerca di modelle, Famme Musique parte ufficialmente, una condizione però sarà imprescindibile: se mai avessi rivisto la ragazza che a fatto partire tutto, lei e solo lei sarebbe stata la prima foto e la foto in copertina.
Non ero un fotografo professionista, io scrivevo e basta. Trovare una modella che posasse nuda per un Joudemots non era per niente facile, e passano tanti mesi prima di trovare la prima disponibilità. A fine agosto trovo una ragazza che non era una modella professionista e questa era una condizione che sembrava l'ideale, lei si provava come modella e io avevo trovato la prima modella delle cento previste, e che lavorasse io inoltre gratuitamente. Una svolta fortunata!
A settembre,   parto per Milano per una delle ennesime mie scemate da figlio di papà che i soldi non li deve sudare, dal 2004. Nel frattempo il Secondo Addio Reale di quel qualcosa virtuale. E a fine settembre al mio rientro a Firenze avrei parlato con la modella per la seconda prima foto di Famme Musique.
Una svolta fortunata, infatti, al mio rientro a Firenze, la modella che si era dimostrata disponibile a far partire uno dei miei tanti progetti, senza girarci attorno, è passata dal lavorare gratis al chiedere soldi. E io sono passato dal mandarle un sms per incontrarci il giorno dopo, al non voler più lavorare con lei, che avesse fatto retromarcia o meno sul volere un compenso o meno. In mezzo ci sarebbe la rossa tinta di Genova, ma è un inciso simile che non cito.

Da quell'Ottobre 2015 passa quasi un anno e mezzo,   credo fosse Febbraio. È il 2017, e dopo un bel po' di mesi decido di andare a studiare alle Oblate. All'ingresso con la coda dell'occhio guardo una ragazza e... era lei. Erano passati tre anni da quella lezione noiosa, da quei banchi per i puffi e da quella scintilla. Si chiama Sara, le ho raccontato tutto: di quella giornata, di quel 2006, dell'annuncio e dall'aver deciso che quella copertina sarebbe stata sua o di nessun'altra. In realtà, quella sera ho aggiunto che Famme Musique era ormai un progetto accantonato, ma che l'averla incontrata aveva riacceso una miccia consumata in buona parte, però ancora presente. Mi ha risposto che ci avrebbe pensato, pur non avendo mai posato, soprattutto per un lavoro di nudo. Le ho lasciato il mio numero di telefono e come faccio di solito, non le ho chiesto il suo.
Come accade nei film, nella letteratura o nelle canzoni, la Musa c'è stata, o c'è. In questa Storia, la musa deve necessariamente essere presente. Passano i giorni e le settimane. Sono passati due mesi, la bellezza di una storia come questa comporterebbe l'inizio del lavoro, con Sara. Invece, nessuno si è più fatto sentire e Famme Musique sarà comunque fatto, perché una Scintilla non è una Musa.