Due notti fa, era mezzanotte,
ho aperto gli occhi e ho pensato: tu non mi manchi più.
Stavo per accendere il computer e scriverlo ma poi
non l'ho fatto.
Quella notte ho sognato Venezia, quel tratto di laguna
che sullo sfondo ha il ponte, e nel sogno ho pensato a
te.
Poche ore prima avevo detto a me stesso, che non mi
manchi più. E poi, io non sono mai stato a Venezia...
È vero, non mi manchi più, non sei più tu a mancare.
È qualcuno accanto che mi manca. Qualcuno che mi
segua, che mi creda, che mi ami.
In questo mondo però,
chi vorrebbe mai un giocatore di parole?
Non sempre è la chiarezza che vado descrivendo.
ho aperto gli occhi e ho pensato: tu non mi manchi più.
Stavo per accendere il computer e scriverlo ma poi
non l'ho fatto.
Quella notte ho sognato Venezia, quel tratto di laguna
che sullo sfondo ha il ponte, e nel sogno ho pensato a
te.
Poche ore prima avevo detto a me stesso, che non mi
manchi più. E poi, io non sono mai stato a Venezia...
È vero, non mi manchi più, non sei più tu a mancare.
È qualcuno accanto che mi manca. Qualcuno che mi
segua, che mi creda, che mi ami.
In questo mondo però,
chi vorrebbe mai un giocatore di parole?
Non sempre è la chiarezza che vado descrivendo.
Nessun commento:
Posta un commento