giovedì 25 aprile 2013

Di questi ultimi quaranta giorni, quattordici li ho passati con l'influenza, a cui ne aggiungerei altri tre con l'uscire dal portone del mio bucovano fiorentino e la paura che tornato a casa l'influenza mi riabbracciasse. Insomma, di questi quaranta giorni, gira e rigira, quasi la metà se ne sono andati con la sofferenza e la frustrazione addosso.
I problemi con l'università non sono finiti, anzi, sono aumentati. Qualora avessi dei dubbi che l'università italiana fosse un disastro, dubbi solo perché fino a novembre avevo studiato solo a Catania e tutto il resto che avevo sentito sulle facoltà non siciliane l'avevo sentito solo da fonti terze, devo dire che dubbi non ne ho più. Anche se sono solo passato da Catania a Firenze, lo squallore universitario è ormai acclarato. Troppi anni, troppe informazioni, troppe falle per aver paura di esser smentito.
Parlerei anche della questione Tele2, dopo Teletu, ora credo Televodafone e presto magari Teleditta, la società trufflefonica che vuole soldi fornendo servizi scadenti o non fornendone e di società di recupero crediti che chiedono soldi senza verificare in alcun modo che i crediti vantati siano reali, anche perché le società di recupero crediti non hanno alcun interesse nel fare queste verifiche, hanno l'interesse ad incassare. Ma sulla Teletruffa per ora non aggiungo altro, giusto perché preferisco riavere le carte in mano e ricordarmi tutto il percorso di questi ladri legalizzati dallo Stato.
Tutto questo è un preambolo per dire una cosa che dirò solo come ultime parole, quindi continuo a preambolare.
La cosa che mi fa soffrire e frustrare di più è che la mia sofferenza e la mia frustrazione sono state create in anni di porcherie vissute. Porcherie delle quali ho cercato di liberarmi. Ho lottato, fortemente ma non fino allo stremo, lo ammetto. Ma ho lottato. Da ormai metà della mia vita, anzi un anno in più di quella metà...
Ho studiato un certo tipo di società dai libri istituzionali, ho visto lo stesso tipo di società in TV a carattere istituzionale* (*= per gli idioti che leggeranno, intendo dire tutti i TG nazionali soprattutto), continuo a vedere lo stesso tipo di società nei libri istituzionali di oggi e in TV. Una verità ed una purezza, in alcuni casi anche degli sconfitti dalla storia, degne di un unico e lungo romanzo chiamato Mondo. Ma poi, nella vita reale va esattamente al contrario. Non so se reggerò a lungo, so che reggerò perché l'alternativa è la morte, il che non mi alletta molto.
Solo in questa settimana, facendo zapping in TV, sentendo parlare i politici sempre di rinnovamento, gli stessi proclami di Riforme, che in soldoni vuol dire Leggi, ma che sempre in soldoni, in qualunque modo le chiamino non abbiano mai voluto fare se non per Berlusconi e i suoi amichetti, passati (Andreotti), presenti e futuri. E ti ritrovi le stesse facce, per esempio da Lingua di carta vetrata Bruno Vespa, o a Ballarò, come se le loro mancanze non abbiano pesato anche sulla mia sofferenza e sulla mia frustrazione, come se ogni mancanza di un singolo cialtrone politico non influisca su migliaia o milioni di cittadini, tra cui io.
Non Scriverò più,
perché ancor prima di impegnarmi su La garza ladra avevo capito che l'umanità è idiota, quindi adesso impegnarmi sapendo a priori che i miei sforzi sarebbero inutili, è altrettanto da idioti.
Non Scriverò più.

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