venerdì 22 febbraio 2013

Catania annega in sé stessa

Devo ancora decidere se scrivere in questo blog,
se scrivere in questo blog e contemporaneamente riprendere a Scrivere.
Oppure Scrivere.
Qualche parola ancora, aspetterò Aprile e poi deciderò. Ma intanto...

Ieri pomeriggio a Catania dalle 17:00 alle 17:30 è caduta un metro d'acqua. Via Etnea, la via più importante di Catania, quella che la taglia quasi a metà, la Catania Bene, quella Cool, quella Glam, e dall'altra parte la Vecchia Catania, quella popolare, quella Storica. Via Etnea, un fiume in piena fino al Duomo. Tristezza mi ha dato vedere quelle immagini, io, fino a 10 mesi fa cittadino catanese al 100%.
Oltre alla classica e mai indebolita Mafia, al dissesto finanziario, alla sporcizia, alla indifferenza dei cittadini, Catania, come una bella donna che si trascura ed annega nei vapori profumati e forti del Fuoco dell'Etna, sempre così me l'hanno descritta e sempre così l'ho vissuta, Catania annega in un fiume di acqua e fango.

<<C'è na terra ca ni runa u sangu    <<C'è una terra che ti dà la vita
e na terra ca ni spacca l'ossa>>.           e una terra che ti spacca le ossa>>.

[Ipercussonici - Sicily -  http://www.youtube.com/watch?v=dhsHbxBzeGY ]

Stranamente, mi fa male vedere quell'amata e odiata Catania in quel modo, da una Firenze che non ho intenzione di amare.

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